Reset UK-EU: cosa prevede il nuovo accordo per gli scambi commerciali di piante?

Con l’applicazione del Border Target Operating Model e delle regole post-Brexit, l’esportazione e l’importazione di piante tra Regno Unito e Unione Europea negli ultimi anni è diventata una sfida complessa.

Ispezioni documentali e controlli fisici alle frontiere, certificati fitosanitari obbligatori, normative differenziate e misure di tracciabilità separate rispetto a quelle comunitarie hanno reso il commercio di piante e materiale vegetale un processo sempre più articolato, con conseguenze dirette sui costi, sulle tempistiche e sulla competitività del settore florovivaistico.

Ora, però, un cambio di rotta sembra imminente. Regno Unito e Unione Europea stanno lavorando a un accordo di partenariato, una sorta di “reset” dei rapporti commerciali mirato a creare una zona sanitaria e fitosanitaria condivisa. L’intesa, se approvata, comporterà:

  • l’allineamento del Regno Unito alle regole fitosanitarie europee;
  • l’eliminazione di gran parte delle certificazioni e dei controlli doganali richiesti per la movimentazione delle piante;
  • l’introduzione di un passaporto congiunto UE-UK per semplificare la tracciabilità e la circolazione;
  • il superamento degli attuali vincoli normativi che ostacolano l’import/export;
  • un sistema di condivisione dati per uniformare gli standard di biosicurezza;
  • un flusso commerciale meno soggetto a blocchi o ritardi.

Questo patto, però, non riporterà il Regno Unito nel mercato unico né nell’unione doganale, poiché manterrà la propria indipendenza legislativa, doganale, e politiche commerciali separate. L’accordo riguarderà esclusivamente l’aspetto sanitario e fitosanitario, e sarà concentrato su piante, prodotti vegetali, materiali di propagazione, prodotti agroalimentari, animali e sottoprodotti animali.

Nel frattempo, fino alla piena applicazione dell’accordo, restano in vigore le regole attuali: obbligo di certificati fitosanitari, tracciabilità completa della filiera, monitoraggio costante delle liste di organismi nocivi regolamentati dal Regno Unito, e aggiornamento su modifiche normative e adempimenti documentali.

In questo quadro complesso, strumenti digitali come Phytoweb supportano le aziende nel ridurre errori documentali e rischi di respingimento alle frontiere, velocizzando le operazioni di esportazione, e fornendo requisiti aggiornati per ogni Paese di destinazione, compreso il Regno Unito, e informazioni come gli elenchi di organismi nocivi regolamentati e le relative misure di contenimento.

L’accordo tra Unione Europea e Regno Unito mira a ricostruire un partenariato funzionale, pragmatico e orientato al futuro, e a garantire elevati standard di sicurezza alimentare, biosicurezza e sanità pubblica.

Questa intesa segna l’inizio di una nuova fase nelle relazioni euro-britanniche e ha il potenziale per rafforzare la competitività europea e creare un contesto commerciale reciprocamente più vantaggioso e stabile per agricoltori, produttori e florovivaisti da entrambe le sponde della Manica.

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